Fascicolo Sanitario Elettronico: riaperti i termini dell'opposizione al pregresso

Vai al video precedente

FROSINONE - Premio “Paola Sarro”: Ciampino riconosciuta per l’impegno nella memoria e nella solidarietà.

Vai al video successivo

CASSINO - Lavoratori della De Vizia in sciopero ad oltranza: Da Stellantis nessuna risposta.

Aggiunto il: 19/11/2024
Visualizzazioni: 781

I lavoratori della De Vizia da questa mattina sono in sciopero. E lo saranno ad oltranza finché Stellantis non darà loro risposte chiare in merito al rinnovo del rapporto di lavoro. Una situazione già ampiamente preannunciata dai sindacati “i continui allarmi che abbiamo lanciato nei mesi scorsi ormai diventano realtà”. Questa mattina, 32 operai della De Vizia, l’azienda che gestisce la pulizia di cassoni e cassonetti all’aperto presso lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, hanno proclamato uno sciopero ad oltranza davanti ai cancelli dell’impianto. La protesta è stata indetta a causa del mancato rinnovo del contratto di appalto, che era stato revocato anticipatamente il 14 febbraio scorso con un preavviso di soli 30 giorni, contravvenendo così alla normativa che prevede una comunicazione almeno tre mesi prima della scadenza del contratto. Il contratto di appalto con la De Vizia è in scadenza il prossimo 31 dicembre, ma secondo quanto denunciato dai sindacati, l’azienda non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da Stellantis riguardo al rinnovo o meno dell’accordo. Questo ha spinto la De Vizia ad avviare, in mancanza di risposte, la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori coinvolti. “Nonostante siano passati mesi, non ci sono state risposte concrete da parte di Stellantis”, ha dichiarato Gennaro D’Avino, rappresentante della Uilm. “La legge prevede che lo stabilimento debba comunicare almeno tre mesi prima se intende rinnovare l’appalto o meno, ma finora non è successo nulla. A questo punto, i lavoratori non hanno altra scelta che continuare con lo sciopero finché non otterranno risposte”. Il rischio di licenziamenti non riguarda solo i dipendenti della De Vizia. Almeno altre cinque aziende di servizi all’interno dello stabilimento Stellantis, coinvolte negli appalti e con ammortizzatori sociali in scadenza a gennaio, si trovano nella stessa situazione precaria. Le aziende, tra cui Tecno Service, Logitech, Atlas e IScott, sono in attesa di chiarimenti su possibili rinnovi degli appalti o sulla disponibilità di ammortizzatori straordinari. “Da una parte attendiamo risposte urgenti in merito agli ammortizzatori sociali straordinari per tutte quelle aziende che ne hanno già usufruito e che sono in deroga, dall’altra aspettiamo notizie per capire se la Transnova riuscirà a ottenere l’appalto per l’anno 2025. Sappiamo che hanno in programma una call con lo stabilimento. In mancanza di risposte, siamo di fronte a una vera e propria ‘bomba a orologeria’ che rischia di esplodere da un momento all’altro”.
Lo sciopero ad oltranza dei dipendenti De Vizia è solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che coinvolge diversi settori legati agli appalti industriali. Le richieste dei sindacati sono chiare: risposte immediate da parte di Stellantis per evitare il peggioramento della situazione e salvaguardare i posti di lavoro. Nel frattempo, i lavoratori continueranno la loro protesta davanti ai cancelli di Piedimonte San Germano, decisi a non fermarsi fino a quando non otterranno chiarezza sul futuro dei loro contratti di lavoro. L’ultima riunione del Tavolo Automotive, tenutasi nei giorni scorsi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), si è conclusa con l’ennesima frattura tra le richieste del governo, le aspettative di Stellantis e le preoccupazioni dei sindacati, terminando con un nulla di fatto. Se da una parte il Ministro Urso ha sollecitato Stellantis a presentare un piano industriale dettagliato, con impegni precisi sugli investimenti e sul rilancio della produzione in Italia, dall’altro lato Stellantis ha cercato di rassicurare le parti in causa, promettendo che non ci sono intenzioni di chiudere stabilimenti né di avviare licenziamenti collettivi. La multinazionale ha ribadito di avere già un piano per l’Italia e di voler difendere la propria leadership nel Paese. Tuttavia, le rassicurazioni non hanno placato le preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda la futura gestione degli appalti. Si fa sempre più concreta infatti l’ipotesi che Stellantis abbia intenzione di internalizzare tutto. “Su questo non abbiamo attualmente notizie ma una cosa è vera – sottolinea D’Avino –, tutte le piccole e medie aziende come la Gam, l’Assitec e la Web Automotive, realtà che operano come “provider” sembrano non aver futuro dal 1 gennaio 2025 perché gli appalti non verranno rinnovati, con l’ingresso al loro posto di un’azienda francese chiamata Trigo. L’obiettivo di Stellantis sembra quindi farsi sempre più concreto: diminuire i costi e avere un solo interlocutore come unico fornitore”.
In vista del Natale, periodo nel quale andranno in scadenza i contratti, il clima che si respira non è certo di festa. Anzi. Tantissimi lavoratori e lavoratrici e le loro famiglie rischiano di ritrovarsi in condizioni economicamente devastanti, con ripercussioni per tutta Provincia di Frosinone. Lo stabilimento Stellantis di Piedimonte, da punto nevralgico dell’economia del territorio, rischia ora di causare un vero dramma sociale.

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati