MONFALCONE - Chiude A&O di via della Sanitą. Dipendenti trasferiti in altre sedi.

Vai al video precedente

Fascicolo Sanitario Elettronico: riaperti i termini dell'opposizione al pregresso

Vai al video successivo

Studio ‘’Criteri di tanoressia per una migliore comprensione della sovraesposizione solare in una delle città italiane leader per incidenza del melanoma’’ pubblicato sul Giornale Italiano di Dermatologia

Aggiunto il: 20/11/2024
Visualizzazioni: 4

Lo studio è stato svolto dalla SC Clinica Dermatologica e Centri MST di Trieste in capo alla prof.ssa Iris Zalaudek, Ordinario di Malattie Cutanee e Veneree a UniTS, prendendo in esame i triestini e le loro abitudini riguardo l’abbronzatura:

Premessa: Alcune persone hanno un desiderio compulsivo di abbronzarsi nonostante le conseguenze negative dimostrate. Questi individui manifestano sintomi simili ai disturbi da dipendenza. La dipendenza da abbronzatura (TD – Tanning dependence) dovrebbe essere considerata un fattore di rischio che porta a un'eccessiva esposizione al sole, aumentando così il rischio di tumori della pelle. Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare sulle abitudini di abbronzarsi degli abitanti di Trieste, una città del Nord-Est italiano caratterizzata da un'elevata incidenza di melanomi. Sono stati ricercati i fattori che predispongono alla dipendenza dall'abbronzatura. L'area di Trieste è al secondo posto in Italia (dopo Torino) per incidenza di melanoma, con tassi di incidenza standardizzati molto elevati in entrambi i sessi.

Metodi: Questo studio si basa su un sondaggio online anonimo condotto su 520 adulti residenti a Trieste, reclutati in modo casuale. La dipendenza da abbronzatura (TD) è stata valutata utilizzando i questionari mCAGE (modified Cut down, Annoyed, Guilty, Eye-opener) e mDSM-IV-TR (modified Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition, Text Revision). I partecipanti sono stati giudicati TD se risultati positivi ad entrambi i questionari.

Risultati: Settantotto persone (15%) sono state classificate come TD. Le analisi hanno confrontato i TD (N.=78, 15%) con i non TD (N.=285, 55%) su varie caratteristiche e comportamenti. Le femmine erano significativamente più rappresentate nel gruppo dei TD rispetto ai maschi (P=0,03). Al contrario, il TD non variava in relazione all'età e al tipo di pelle in base alla scala Fitzpatrick. I comportamenti relativi alle abitudini di abbronzarsi classificate ad alto rischio, tra cui l'esposizione al sole nelle ore centrali della giornata, le lunghe sessioni di abbronzatura (più di 3 ore) e l'uso di lettini solari, sono risultati significativamente correlati alla TD.

Conclusioni: I nostri risultati mostrano che la TD può essere predetta dalle abitudini di abbronzatura. Una maggiore conoscenza della TD aiuterà a progettare interventi appropriati per i diversi sottogruppi a rischio.

 

SSD Comunicazione, URP, Relazioni Esterne e Ufficio Stampa/AB/ss

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati