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MONFALCONE - Cisint incontra il NAPA: “A disposizione per tutelare lo shipping dell’alto adriatico”.

Date Added: 01/12/2024
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Incontro fra l’eurodeputato della Lega Anna Maria Cisint, titolare nella commissione Trasporti a Bruxelles, e il NAPA, l’associazione dei porti dell’Alto Adriatico che comprende le Autorità portuali di Trieste e Monfalcone, Venezia, Ravenna, Capodistria e Fiume. Il NAPA, che già lo scorso luglio aveva fatto recapitare una lettera alla Commissione Europea uscente, lamentando la poca attenzione dell’Unione sulle criticità dei traporti via mare nell’area dell’Adriatico, ora intende procedere con una seconda missiva alla nuova Commissione, con l’appoggio e la spinta dell’esponente del carroccio, che ha promosso l’incontro svoltosi in mattinata presso la sede del Porto di Monfalcone. Blocco del Canale di Suez, ETS, elettrificazione delle banchine e fondi specifici per le infrastrutture, questi i temi cardine emersi a gran voce dalle Authority dell’Alto Adriatico, particolarmente pesante la situazione determinata dalle politiche europee derivanti dal Green Deal. “La gabbia burocratica dell’Europa aggravata da una imperante ideologia green, peggiora le condizioni del settore dello shipping. L’ETS, la nuova norma europea che mira a ridurre i consumi di combustibili fossili, non fa altro che penalizzare i porti dell’altro Mediterraneo, in particolare dell’Adriatico. Generando peraltro così una grave competizione sleale con i porti del Nord Africa, dove tale tassa non è dovuta – commenta Cisint – l’UE, con questo provvedimento, non ha considerato gli impatti sulla competitività dei nostri porti e dell’indotto, penalizzando gravemente il lavoro e le economie dei territori. Posizione condivisa dai presidenti dei Porti presenti, preoccupati dalla perdita di traffici e di competitività nei propri hub. Tema, l’ETS, che si lega a quello dei nuovi carburanti, “se vogliamo andare verso la modifica del sistema di alimentazione delle navi serve attuare il principio della neutralità tecnologica e reinvestire il gettito dell’ETS in ricerva e innovazione.” Continua Cisint. Sulla questione Suez gli esponenti del NAPA sono stati chiari: “qui il rischio isolamento è molto concreto, le navi vanno altrove”, riferendosi al blocco dei traffici con il Mar Rosso, preoccupazione particolarmente evidenziata dal Porto di Ravenna che in tempi ordinari contava fra il 20 e il 25% di traffici prevenienti dal canale di Suez. Cisint - che sul punto ha già questa estate presentato un’interrogazione al Parlamento Europeo, rimarca come anche in questo caso sia necessario lavorare insieme per far sentire il peso del settore danneggiato -  chiosa: “non vorrei che non si stia intervenendo su Suez per agevolare i porti del Nord Europa, che al momento ne stanno traendo solo che vantaggio.” Le Authority italiane, inoltre, hanno evidenziato come sia necessario lavorare in Europa per garantire maggiori risorse per le infrastrutture portuali nazionali con l’individuazione di filoni di finanziamento ad hoc. 
 L’incontro si è chiuso dandosi appuntamento a Bruxelles, dove potrà continuare il tavolo di confronto avviato a Monfalcone.

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