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Il Biciplan è un documento di pianificazione che definisce il quadro generale per comporre la rete della mobilità sostenibile, non un progetto esecutivo e per questo non entra nel dettaglio sulla Ciclovia della cultura. È quanto rimarca l’assessore comunale alla Viabilità, Francesco Del Sordi, rispondendo alle osservazioni fatte dal Comitato Ciclovia della cultura. “Essendo il Biciplan un piano di settore, agli interventi indicati sono associate priorità e costi di intervento. Si tratta in entrambi i casi di informazioni non vincolanti, ma necessarie a coordinare nel tempo la costruzione della rete, anche per il reperimento dei finanziamenti. Peraltro è necessario per poter partecipare alla distribuzione dei consistenti contributi che la Regione elargisce per tutti i progetti. L’amministrazione può quindi valutare nel corso degli anni anche priorità diverse in base alle esigenze del territorio, se queste dovessero cambiare”, precisa l’esponente della giunta comunale. Sin dalle fasi iniziali della sua progettazione, il Biciplan prevedeva una connessione ciclabile tra la stazione Centrale e quella della Transalpina, inteso come servizio da dare sia a coloro che usano la bicicletta per muoversi sia a coloro che ne fanno ricorso in combinazione con il treno. L’itinerario in questione appartiene inoltre al tracciato della Ciclovia Regionale FVG 3, che attraversa la regione e da Lucinico passa per il territorio comunale di Gorizia sino a collegarsi alla rete di Nova Gorica per via San Gabriele. In merito alla decisione del sindaco di far propria la mozione sulla Ciclovia, l’assessore aggiunge: “Il sindaco accettò la proposta del comitato non impegnandosi su una tempistica per la realizzazione di tale percorso. Questo non per eludere la domanda, ma per il semplice fatto che non era possibile garantire date per la sua realizzazione. Era infatti cosciente del fatto che con l’avvicinarsi dell’inaugurazione ci sarebbe stata una concentrazione di lavori, come stiamo constatando proprio in questi giorni. Stiamo parlando di circa 60 opere pubbliche, tra quelle ordinarie e quelle per la Capitale europea della cultura”. Di qui la conclusione dell’assessore: “Non entro nel merito di una polemica che ritengo squisitamente politica, considerando più importante lavorare perché il progetto vada a buon fine. Ribadisco l’impegno dell’amministrazione nella realizzazione del percorso con la tempistica che riusciremo a mettere in campo, dando priorità a opere strettamente funzionali all’evento epocale che ci attende”.
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