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Una serata dedicata alla cultura, alla collaborazione, all’inclusione e alla solidarietà quella che ieri sera ha animato il Teatro Marlena Bonezzi con il Premio alla Cultura “Monfalcone sul Palco 2024”, un evento organizzato dal Piccolo Teatro di Monfalcone Aps in collaborazione con il Comune per celebrare i cittadini che si sono distinti per il loro importante contributo in ambito artistico e culturale e per aver valorizzato la città portando il nome di Monfalcone oltre i confini locali. Ad accogliere i premiati sul palco, l’assessore alla Cultura, Luca Fasan, l’assessore alle Attività Educative, Tiziana Maioretto e il presidente dell’associazione organizzatrice, Nicola di Benedetto. “Il Premio alla Cultura, che il Comune sostiene dal 2017 - ha ricordato Fasan - rappresenta un modo per riconoscere ed apprezzare il talento e l’impegno di cittadini monfalconesi che, a vario titolo, hanno offerto il proprio tassello per arricchire il puzzle culturale del nostro territorio, diventando un esempio e uno sprone per tutta la comunità. Un’iniziativa che quest’anno, inoltre, si colloca in un contesto ancora più ampio, con lo sguardo rivolto verso Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025. La cultura è un elemento chiave per unire i territori e per fare rete con l’obiettivo di condividere le importanti ricchezze che questi territori offrono”.
Proprio per celebrare l’avvento di Go2025!, hanno partecipato alla serata l’Assessore alla Capitale europea della cultura di Gorizia, Patrizia Artico e il vicesindaco di Nova Gorica, Lucia Anna Harej. Presenti anche il maestro Alessandro Sluga della Scuola di Musica di Nova Gorica, il presidente regionale UNICEF, Lauretta Carlon, il vicepresidente nazionale del Libero teatro UILT, Ermanno Germano e il direttore artistico del Teatro Bonezzi, Simone D’eusanio. Sono stati tre i concittadini premiati. A Gigliola Maturo, musicista, insegnante di pianoforte, direttrice dell’Istituto di musica Vivaldi di Monfalcone, è andato il riconoscimento per la capacità di creare sinergie con le varie istituzioni, ideando e organizzando alcune rassegne che, negli ultimi anni, il Vivaldi ha realizzato a Monfalcone, in altri comuni della regione e in Slovenia. Una collaborazione che si estrinseca anche nel cartellone della stagione teatrale monfalconese, per la quale cura i temi di approfondimento delle proposte artistiche e culturali degli spettacoli, della musica e della prosa. Premiata anche Loredana Prodan, presidente dello Studio Artistico My Way, che offre agli artisti locali gli spazi per esporre le proprie opere, promotrice della cultura locale con corsi di pittura per bambini e di numerose mostre in città e non solo, per aver scelto Monfalcone come il luogo in cui far crescere un microcosmo culturale e artistico. Ha curato la cartolina del carnevale monfalconese e le pagine della cantada. Il linguaggio informale e libero delle sue opere e la dimensione inconscia rappresentata producono visioni astratte e opportunità di riflessione sugli spazi del territorio per mezzo di un continuo fluire di segni e simboli che trovano nutrimento nella natura che la circonda, la terra e il mare, il Carso e il Golfo di Trieste, e che nelle sue tele trovano ampia narrazione. Premio conquistato anche da Paolo Posarelli, critico d’arte e curatore di esposizioni, per la capacità di raccontare, rappresentare e valorizzare gli autori del territorio nelle esposizioni del mandamento, capace di interagire con gli artisti e di raccontare le espressioni dell’arte. Da oltre 20 è curatore dello spazio espositivo "Angolo di Maritani" dello Storico Caffè Carducci di Monfalcone, che ogni quindici giorni ospita artisti locali con mostre pittoriche e fotografiche, e curatore di diverse mostre negli spazi dell'Europalace Hotel Monfalcone. Cultura, ma anche inclusione e solidarietà. In ouverture dell’evento, il pubblico è stato allietato dallo spettacolo “La vita è sul palco”, a cura dell’associazione Oltre quella Sedia, che ha visto la partecipazione di attori con disabilità. Un'importante testimonianza di "teatro integrato", per dimostrare che tutti possono impegnarsi per creare qualcosa nell’interesse dell’intera comunità.
Gli attori hanno dato vita a un’esibizione che intreccia suggestioni filosofiche e artistiche, fondendo le concezioni di "spazio e tempo" di Einstein con la riflessione sull'"io" di Pirandello in un “copione” unico e originale, capace di coinvolgere ed emozionare il pubblico. Lo spettacolo, con ingresso a offerta libera, ha contribuito a raccogliere fondi per l’Unicef.
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