MONFALCONE - Il caso del pizzo richiesto ai lavoratori bengalesi approda in Consiglio Comunale.
TRIESTE - Auto in fiamme: intervento dei Vigili del Fuoco in Piazza Perugino.
Il Comune di Monfalcone si avvia ad approfondire con ANED, l’Associazione Nazionale Ex Deportati, il percorso per promuovere le cosiddette “Pietre d’inciampo” che vengono sistemate nel marciapiede antistante alle abitazioni dei deportati, guardando se possibile già all’appuntamento della prossima Giornata della Memoria. Lo ha comunicato il Vicesindaco reggente Antonio Garritani in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, rilevando la costruttiva interlocuzione intercorsa con il presidente dell’ANED Libero Tradivo. “Dopo l’iniziale richiesta e il relativo riscontro - ha rilevato Garritani - abbiamo definito l’esigenza di utilizzare le “Pietre d’inciampo” non solamente verso il popolo ebraico, quello certamente maggiormente perseguitato dai nazisti nel corso della 2^ Guerra Mondiale, ma anche verso le altrettanto innumerevoli persone che dissentivano dal regime o venivano considerati diversi/inferiori per etnia, orientamento sessuale, ecc., così come le tante altre situazioni che si verificarono nel contesto di quel tragico periodo. Ho già fissato la data di un incontro con il presidente Tardivo a gennaio, dopo le festività, essendo intenzione del Comune dare seguito concreto alle interlocuzioni, possibilmente verso la prossima Giornata della Memoria”. “Chi partecipa alla cerimonia annuale - ha proseguito Garritani - ha ben presente la sensibilità, il rispetto e la considerazione dei rappresentanti di questa Amministrazione nei confronti degli oltre cento monfalconesi deportati, di cui solo la metà è rientrata a casa. Siamo assolutamente convinti che vicende atroci come questa non possano essere rimosse dalla nostra coscienza, perché ciò vorrebbe dire rimuovere il senso della dignità umana che è un patrimonio fondamentale. Ecco perchè un’iniziativa come questa può dare un contributo e un senso particolare alla trasmissione della memoria verso le nuove generazioni”. Il Vicesindaco reggente ha anche sottolineato l’importanza di fornire tale comunicazione all’interno della massima assise comunale “soprattutto perchè sia chiara la posizione dell’Amministrazione su un tema come questo, che deve tendere non solo a preservare il ricordo delle sei milioni di vittime ebraiche, ma anche per sensibilizzare una forte presa di coscienza verso tutte le situazioni in cui si manifesta lo spettro della pulizia etnica o dell’antisemitismo, che, se viene semplificato nell’esposizione mediatica, porta a inutili polemiche quando invece la volontà dell’ente ed i termini delle interlocuzioni ufficiali siano orientate al dialogo costruttivo” - ha concluso Garritani.
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