Il Dipartimento Specialistico Territoriale di ASUGI come esempio di riorganizzazione del territorio per una delegazione dell’ASL di Reggio Emilia in visita a Trieste
Cessazione dott. Adelmo Vinci– conferimento incarico alla dott. Alessandro Occhipinti
"E’ necessario non liquidare in modo superficiale - come è talvolta avvenuto in passato - il dibattito sulla proposta di estendere la Provincia di Gorizia al comprensorio di Aquileia e della Bassa Friulana perché in questa fase costitutiva del nuovo ente ci sono ragioni fondate che attengono allo sviluppo del territorio regionale e alle opportunità da sfruttare che non vanno sprecate e che inducono a questa scelta, anche per motivi di carattere storico-culturale. Mi sono battuta contro la riforma delle Uti e lo scioglimento delle Province voluta da Serracchiani, sia perché le istituzioni intermedie devono essere rappresentative e democratiche nell’architettura della loro gestione, sia perché il governo dei processi di “area vasta” è un fattore decisivo per la crescita dei territori. Serve infatti una visione d’insieme organica nell’organizzazione dei servizi e nella pianificazione delle scelte strutturali che incidono sull’economia, sui comparti produttivi e sui servizi. Ora che l’amministrazione Fedriga sta ripristinando in modo virtuoso le condizioni istituzionali per la loro ricostituzione, la dimensione territoriale può essere un valore rilevante di rilancio su cui riflettere. In questo senso Aquileia, Monfalcone, Grado, Gorizia e il Collio costituiscono un compendio di eccezionale importanza per la Regione Friuli-Venezia Giulia proprio per l’omogeneità degli elementi di fondo su cui possono basare la loro integrazione, estendendo gradualmente i confini della ricostituenda provincia di Gorizia al territorio storico dell’Arcidiocesi. Non c’è dubbio, ad esempio, di quanto sia connesso l’assetto logistico e infrastrutturale e quanto una programmazione strategica che coinvolga l'Interporto di Cervignano, l'Autoporto di Gorizia, l'Aeroporto di Ronchi e il Porto di Monfalcone, in sinergia con il sistema portuale triestino e del nord Adriatico, fungerebbe da volano per iniziative economiche e dell’indotto rafforzando la vocazione internazionale degli scambi della provincia. Del resto l’unificazione realizzata fra i Consorzi economici di Monfalcone e Gorizia mostra la validità di questo tipo di sinergia. Ugualmente, mettere in rete e fare sistema il patrimonio storico-culturale-ambientale in funzione turistica darebbe un’ulteriore spinta promozionale e di crescita dei servizi, in un comparto nel quale già ora gli intrecci sono profondi, come quelli fra Grado e Aquileia, e sono destinati a diventare sempre più organici con GO!2025 e il richiamo che ne deriverà e che porterà a nuove integrazioni fra il Goriziano e l’Isontino. Si apre una vasta prateria di possibilità come dimostra il successo delle iniziative turistico-culturali avviate con il progetto che vede coinvolti Monfalcone e Aquileia nella rete delle Città Murate e quelle che hanno interessato anche Grado nelle celebrazioni su Pasolini. In una fase in cui chi soggiorna o visita un territorio apprezza l’offerta articolata su più fronti, mettere assieme le diverse risorse e la relativa promozione e valorizzazione incrementerebbe le relative ricadute. Lo stesso possiamo dire per un altro settore in forte crescita, quello della nautica da diporto, strategico per l'intera Regione, che trarrebbe ulteriori benefici attraverso gli interventi coordinati in ambito marittimo, lagunare e delle acque interne. La ricostruzione della Provincia è finalizzata a gestire le competenze e i servizi di area vasta, quelli nei quali è opportuno integrare l’azione dei Comuni: sotto questo aspetto ci sono tutte le carte in regola che supportano questo allargamento. Ci sono poi le ragioni di carattere storico-culturale, che non vanno sottovalutate in quanto appartengono alle radici fondanti della nostra comunità provinciale e a quel comune sentire che si basa anche sull’azione ecclesiastica della Diocesi di Gorizia che ha sempre incluso il suo ambito pastorale nei territori di Aquileia e Cervignano e dobbiamo essere consapevoli che la storia è fattore unificante di un popolo e di un territorio. Il messaggio della Diocesi di questo periodo dice “camminare insieme, guidati dalla speranza” ed esso riassume un po’ il segno con il quale si dovrebbe approcciare il nuovo prossimo inizio della Provincia di Aquileia - Gorizia - Monfalcone (in perfetto ordine alfabetico) in una dimensione consona alle sue potenzialità e quindi al suo ruolo".
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati