FERENTINO - Il progetto "Sistema Accoglienza e Integrazione" per integrare i migranti nel tessuto sociale.
AQUINO - Il Palazzo Comunale intitolato al Sindaco Giuseppe Tomassi.
Presentato il “Progetto Respiro” che offrirà assistenza psicologica ai malati oncologici. Rafforzare la rete di solidarietà e unire le diverse generazioni sono gli obiettivi dell’iniziativa che, grazie alla convenzione con l’Università Mercatorum di Roma, offrirà la possibilità ai tirocinanti in psicologia di essere ospitati direttamente a Ferentino. Lo scorso 27 dicembre è stato presentato presso il comune di Ferentino il Progetto Respiro, nato dalla collaborazione tra istituzioni e associazioni del territorio che permetterà ai malati oncologici di ottenere assistenza psicologica specifica, organizzata in moduli di sei mesi ciascuno, per una durata complessiva di 36 mesi. Un approccio che secondo la psicologa Federica Giuliani, responsabile dell’assistenza psicologica prevista dal progetto, “permette di strutturare interventi personalizzati e continuativi, in grado di rispondere in maniera efficace alle esigenze di chi affronta una malattia così complessa”. Non solo. Grazie alla convenzione con l’Università Mercatorum di Roma, il progetto permetterà all’associazione di ospitare tirocinanti in psicologia direttamente a Ferentino. “I tirocinanti non solo contribuiranno all’operatività del progetto, ma avranno l’opportunità di formarsi direttamente sul campo, entrando a contatto con le dinamiche reali dell’assistenza psicologica ai malati e alle loro famiglie. Io stessa – ha spiegato Giuliani – svolgerò il ruolo di tutor, accompagnando i tirocinanti nei processi di assistenza da prestare agli associati e garantendo loro un percorso di crescita professionale e personale“. La convenzione con l’Università ha come obiettivo anche quello di ricongiungere le generazioni. Anna Capuani, portavoce dell’APS Stare Insieme e professionista nel campo della salute, ha infatti spiegato che grazie a questa collaborazione i giovani avranno l’opportunità di accompagnare i loro cari presso il centro anziani di Ferentino per ricevere l’assistenza psicologica o per frequentare le attività dedicate. Nel frattempo, essi stessi potranno usufruire dei corsi online erogati dall’ente universitario, creando un equilibrio tra assistenza familiare e formazione personale. “Questo approccio innovativo – ha sottolineato Capuani – mira a ripristinare, almeno in parte, quei legami familiari che la malattia rischia di spezzare, favorendo la cooperazione e la comprensione reciproca tra generazioni”. Significativo l’intervento dello psicologo Mario Moriconi: “La sofferenza può diventare un’occasione per costruire ponti – ha affermato –. Gli anziani, custodi delle nostre tradizioni e della memoria collettiva, possono offrire ai giovani insegnamenti preziosi sulla resilienza e sul valore della cura reciproca. Allo stesso tempo, i giovani, con la loro energia e sensibilità, possono dare nuovo significato e motivazione alla vita degli anziani”. Uno degli interventi più significativi è stato quello dello psicologo di lungo corso Mario Moriconi, che ha affrontato il tema del ruolo della malattia come occasione di unione tra generazioni. “La sofferenza può diventare un’occasione per costruire ponti – ha affermato Moriconi –. Gli anziani, custodi delle nostre tradizioni e della memoria collettiva, possono offrire ai giovani insegnamenti preziosi sulla resilienza e sul valore della cura reciproca. Allo stesso tempo, i giovani, con la loro energia e sensibilità, possono dare nuovo significato e motivazione alla vita degli anziani.” L’importanza della rete di solidarietà
Fondamentale è la rete di solidarietà e sinergia tra istituzioni e associazioni del territorio. Durante l’incontro è stato infatti ricordato il lavoro già avviato da realtà come Riprendiamoci la Sanità, guidata da Annarosa Celardi, e la Dojo & Fitness, che si sta distinguendo per il suo impegno in un progetto di contrasto alla violenza contro se stessi.
“Il Progetto Respiro non si limita ad affrontare la malattia dal punto di vista fisico, ma si propone di costruire una rete di supporto emotivo e relazionale, capace di far sentire le persone accolte e meno sole”, ha spiegato ancora Anna Capuani dell’APS Stare Insieme, volendo mettere in luce l’importanza del volontariato e dell’approccio umano nella cura alla persona. Parole condivise anche dal sindaco Piergianni Fiorletta, il quale ha voluto sottolineare come il progetto rappresenti una risposta concreta ai bisogni del territorio e un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità. Il sindaco ha espresso gratitudine per il lavoro svolto dai volontari e dai professionisti e ha ribadito il ruolo centrale dei Servizi Sociali, coordinati dal responsabile Domenico Spilabotte, e il sostegno del delegato Luigi Vittori. Presenti al convegno anche l’assessore alla pubblica istruzione Piera Dominici, il consigliere comunale Gianni Bernardini e il Presidente del consiglio Claudio Pizzotti. Quest’ultimo, concludendo il convegno, ha dichiarato che “Ferentino dimostra ancora una volta di essere una comunità che sa prendersi cura dei suoi cittadini, valorizzare il passato e guardare al futuro con fiducia. Questo progetto è la dimostrazione che insieme si possono affrontare anche le sfide più difficili”. Con il Progetto Respiro Ferentino lancia un messaggio chiaro: la solidarietà e il dialogo tra generazioni sono la chiave per costruire una società più inclusiva e vicina ai bisogni di tutti.
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