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Il sindaco di Fumone, Matteo Campoli, insieme al Comitato San Benedetto di Alatri, di nuovo sulle barricate riguardo a una presunta manipolazione dei dati relativi all’Ospedale San Benedetto. In una nota, hanno denunciato l’invio di numeri errati alla Regione Lazio che, a loro avviso, rischiano di danneggiare gravemente la struttura sanitaria e i suoi reparti. Secondo il sindaco e il Comitato, questa non sarebbe la prima volta che si verificano discrepanze nei dati forniti dalle autorità sanitarie locali. Viene ricordato infatti un episodio avvenuto alcuni anni fa, quando la Direzione della ASL di Frosinone aveva trasmesso alla Regione un dato errato sul numero dei decessi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Alatri “segnalando oltre 109 decessi. In realtà, si trattava del numero complessivo di pazienti dimessi vivi e in buone condizioni. I decessi effettivi erano meno di 30. Nonostante ciò, ci sono voluti sei mesi per individuare l’errore e comprendere che i dati trasmessi erano inesatti, senza che gli operatori venissero informati”, spiegano in una nota congiunta il sindaco Campoli e il Comitato. Oggi, la stessa preoccupazione riguarderebbe il reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Benedetto che “con soli 16 posti letto attuali (verso 32 negli anni precedenti a Fr), operano il 90% di tutte le fratture della Provincia supportata da: Sala Operatoria, Anestesisti, Radiologia, Servizi, Riabilitazione etc. eppure nemmeno un cenno nei dati trasmessi alla stampa ed in Regione”. Ma anche il Pronto Soccorso che “filtra tutte le patologie, oltre alle fratture, con visite ortopediche e controlli radiografici: i numeri sono altissimi e i cittadini si dichiarano soddisfatti, ma tutto ciò sembra non trovare riscontro né in Regione né negli uffici dell’AGENAS”. Un ulteriore punto di criticità sollevato riguarda l’attribuzione dei pazienti operati ad Alatri alla ASL di Frosinone nelle relazioni finali. Questo trasferimento di dati sarebbe, secondo sindaco e Comitato, una pratica che penalizza il San Benedetto, negandogli il giusto riconoscimento per i suoi successi. La mancata attribuzione diretta dei risultati all’ospedale di Alatri, insieme alla continua centralizzazione delle attività sanitarie su Frosinone, viene vista come un potenziale “abbraccio mortale” per il nasocomio. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina – aggiungono sindaco e Comitato -. La mancanza di una Direzione Sanitaria per il San Benedetto e il continuo accentramento dei numeri su Frosinone rappresentano un “abbraccio mortale” per il nostro ospedale. I risultati eccellenti del San Benedetto non solo non vengono riconosciuti, ma addirittura sottovalutati o catalogati erroneamente (Il Reparto Day Surgery più potente, affidabile e ben organizzato continua a non avere un Medico responsabile!). Nonostante questo, il nostro ospedale viene ignorato o penalizzato”. “C’è una palese discrepanza tra l’apprezzamento dei cittadini per i servizi del San Benedetto e i dati regionali. Perché? Il Presidente Rocca per ben due volte ha promesso al Comitato San Benedetto un incontro operativo e decisionale. Non possiamo non ricordare il suo stupore per i frequentissimi trasferimenti dei nostri Amati Vecchietti troppo spesso a Cassino!!! In attesa di questo incontro ci riserviamo di produrre altre attività per riportare le verità a galla, perché sappiamo di stare dalla parte del Popolo e della ragione, mentre ci chiediamo: è solo una questione di tempo o di impegni? Oppure il Presidente non ritiene importanti i pareri dei pazienti della Ciociaria? Chiediamo alla Regione Lazio di fare chiarezza e di riconoscere il valore e l’impegno dell’Ospedale San Benedetto. Non possiamo permettere che numeri e dati erronei penalizzino un’eccellenza del nostro territorio”, conclude la nota.
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