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ITALIA - Nuovo Codice della Strada, la Cassazione blocca la riforma Salvini: i test antidroga potrebbero generare falsi positivi.

Date Added: 26/01/2025
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La Corte di Cassazione interviene sulla validità dei test antidroga, ribadendo la necessità di prove concrete per accertare l’effettiva alterazione psicofisica del conducente
Un'importante sentenza della Corte di Cassazione ha messo in discussione alcuni aspetti della riforma Salvini del 2024 sul reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (art. 187 del Codice della strada). La riforma ha reso sufficiente un test antidroga positivo per incriminare il conducente, senza la necessità di verificare se sia effettivamente incapace di guidare. La Cassazione, però - in una sentenza che si riferisce a fatti commessi nel vigore della precedente disciplina - ha chiarito che il solo esame delle urine non è sempre affidabile e ha indicato l’esame del sangue come il metodo principale per stabilire se una persona stia guidando sotto l’effetto di droghe.
La riforma Salvini ha introdotto una regola che prevede l’incriminazione penale per chiunque risulti positivo a un test antidroga, senza che sia necessario dimostrare un’effettiva alterazione delle capacità di guida. Tutto ciò ha sollevato preoccupazioni, soprattutto in chi fa uso di droghe per motivi terapeutici o per chi ha assunto sostanze molto tempo prima del controllo. In questi casi, la positività al test non necessariamente corrisponde a una condizione di incapacità alla guida.

Fonte - studio brocardi.

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