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Una cerimonia solenne, che ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e religiose, ha avuto luogo oggi presso la Villa Comunale di Frosinone per commemorare la figura di Giovanni Palatucci, Medaglia d’Oro al Merito Civile e Questore Reggente di Fiume, morto nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945. Presenti all’evento il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, Gianluca Quadrini, il Vicepresidente, Enrico Pittiglio, il Sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, il Prefetto, S.E. Ernesto Liguori, il Questore di Frosinone, Pietro Morelli, e il Vicario Raffaele Attanasi, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni locali. Giovanni Palatucci è ricordato per il suo eroico impegno nel salvare centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, opponendosi con coraggio al regime nazista e fascista. La sua morte prematura, a causa delle sofferenze patite nel campo di concentramento, ha segnato un tragico epilogo della sua vita, ma il suo sacrificio ha lasciato un’eredità di valore e speranza che perdura nel tempo.
Il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, Quadrini, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato l’importanza di momenti come questo per ricordare il sacrificio di chi ha lottato per i valori di libertà, giustizia e diritti umani. “Oggi, in questa cerimonia, non ricordiamo solo un uomo, ma un simbolo di coraggio e umanità. Giovanni Palatucci ci insegna che la forza dell’individuo nel difendere i valori universali può fare la differenza. La memoria di oggi ci richiama alla responsabilità di non dimenticare mai il passato, affinché certi errori non si ripetano mai più”
Quadrini ha inoltre espresso il proprio sincero ringraziamento al Prefetto, al Questore e al Vicario per l’impeccabile organizzazione della cerimonia. Un evento che, pur mantenendo un tono pacato e contenuto, ha avuto una grande forza simbolica. “È stato un momento di riflessione profonda, che ci ha uniti nel ricordo e nell’impegno per la memoria storica”, ha concluso il Presidente.
La cerimonia di oggi ha rappresentato un importante momento di unione e di riflessione collettiva, ribadendo l’importanza di preservare la memoria storica e di trasmettere alle nuove generazioni i valori di giustizia e umanità che sono alla base della nostra democrazia.
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