MONFALCONE - Moretti: "Bou Konate sbaglia a presentarsi con una lista etnica e fa il gioco di Cisint continuando ad alimentare odio e paura cittadini"
MONFALCONE - Luca Fasan lancia la sua candidatura: “Monfalcone cambierà volto”.
La salute pubblica sembra andare sempre più alla deriva: dopo il blocco delle prenotazioni annunciato dal privato accreditato arriva la notizia che la gestione di servizi sanitari dei Pronto soccorso di diversi ospedali sarà affidata a operatori economici privati, che forniranno medici e infermieri. (A Monfalcone in parte è già così).
Pochi giorni prima che uscisse il bando di gara per questi appalti, afferma Walter Zalukar, l’assemblea dei sindaci aveva esaminato e votato il documento sulle linee attuative presentato dall’Azienda sanitaria, ma di questa manovra non c’era traccia. Infatti, è stata aggiunta al documento dopo il voto, in pratica all’insaputa dei sindaci.
Zalukar ritiene che sia una sorta di gioco delle tre carte, ma non diverte poiché si gioca sulla pelle dei cittadini. I servizi di emergenza sono tra le strutture più delicate del servizio sanitario, e dovrebbero avere la massima attenzione da parte di chi governa.
Adesso, continua l'ex primario dei pronto soccorsi di Trieste, ci raccontano che non si poteva far altro, che l’esodo di medici e infermieri è inarrestabile. Ma perché le cooperative trovano i professionisti e l’Azienda sanitaria non solo non li trova, ma non è neppure in grado di trattenere quelli che già ci lavorano si chiede Zalukar.
Non sarà perché i nostri medici e infermieri sono tra i peggio pagati d’Italia? perché devono sottostare a regolamenti e burocrazie opprimenti? perché devono lavorare troppo spesso in condizioni insicure e disagevoli?
Tante domande che Zalukar da ex professionista si pone.
Con queste manovre si vanno a smembrare équipe di professionisti con il loro patrimonio culturale, operativo, organizzativo e di relazioni umane, frutto di studio ed esperienza pluriennale. Ma poi ci vogliono anni per ricostruire e nel frattempo è probabile un calo di qualità dei servizi, per cui altri professionisti se ne andranno. E' un circolo vizioso. Zalukar interviene anche sul privato accreditato.
In queste settimane è divampata anche la crisi del privato accreditato, che in seguito all’adozione del nuovo tariffario nazionale si è trovato costretto a eseguire sottocosto prestazioni diagnostiche e terapeutiche.
L’assessore Riccardi dice che è colpa del Governo, e forse è vero, ma Lombardia, Veneto, Trentino hanno fin da subito provveduto ad integrare le tariffe per evitare contraccolpi sulle liste di attesa.
Da noi invece nulla, ma non solo, perché adesso scopriamo che anche le convenzioni con il privato accreditato, scadute nel 2023 non sono state rinnovate, e questa è competenza esclusiva della Regione.
Così l’anno scorso diverse strutture hanno esaurito il budget prima della fine dell’anno e hanno quindi interrotto le prestazioni, rimanendo sotto utilizzate le macchine diagnostiche mentre i tempi di attesa aumentavano. Solo ora l’assessore ha aperto il tavolo per il rinnovo delle convenzioni, con 15 mesi di ritardo.
La scorsa estate era stata annunciata la “rivoluzione” del sistema sanitario regionale da parte dell’Assessore Riccardi, supervisionata dal Presidente Fedriga. Pare che si stia sciogliendo come neve al sole.
Cos8 termina il comunicato di Zalukar.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati