MONFALCONE - ESCAVO E DRAGAGGI. IL SINDACO CISINT A ROMA PER SUPERARE LENTEZZE.
TRIESTE - GIORNO DELLA MEMORIA 2020 NEL 75° ANNIVERSARIO DELL’ABBATTIMENTO DEI CANCELLI DI AUSCHWITZ. LA SOLENNE CERIMONIA NELLA RISIERA DI SAN SABBA.
Il Comune di Monfalcone dirà no all’ipotesi di insediamento di un
termovalorizzatore nel proprio territorio. Lo ha annunciato stamane in una
conferenza stampa il sindaco Anna Maria Cisint che ha presentato le linee delle
osservazioni che saranno inviate alla società proponente e che soprattutto saranno
sostenute quando, entro 60 giorni, sarà convocata la Conferenza dei servizi quando
si riuniranno tutti i soggetti preposti per le relative autorizzazioni.
Tre sostanzialmente le ragioni sottolineate dal sindaco Cisint per motivare il diniego
dell’amministrazione comunale.
La prima riguarda motivi di sicurezza. Si tratta di un impianto che rientra nelle
prescrizioni della direttiva “Seveso 3” a rischio di incidenti rilevante per l’uso di
materiale altamente infiammabile e che ha, quindi, caratteri di elevata pericolosità
non conciliabile con il contesto urbano e industriale della città.
Una seconda obiezione riguarda la localizzazione e le prospettive di crescita della
città. “L’impianto– ha sottolineato il sindaco Cisint – verrebbe a collocarsi in un
ambito dove si stanno sviluppando insediamenti produttivi sostenibili come quelli
della nautica, di cui Monfalcone sta diventando un polo nazionale, e dove si
collocano le terme romane in pieno rilancio e nel cui contesto il Comune intende
promuovere un l’ulteriore ampliamento dell’area verde circostante. La città si è
avviata su un percorso di risanamento puntando a industrie sempre più compatibili
rispetto a una logica del passato, riconvertendo quelle più inquinanti. Il
termovalorizzatore non è compatibile con questa visione di sostenibilità e sarebbe in
contraddizione con tutte le prospettive che il territorio si è dato”.
Una terza questione attiene al tema della salute sulla base anche delle indagini
epidemiologiche compiute negli ultimi tempi che già vedono il comprensorio
monfalconese scontare indici più alti della media di altre aree in alcune patologie
che potrebbero essere ulteriormente aggravate da nuovi fattori di rischio. Anche su
questo fronte – ha rilevato il sindaco- il Comune si è attivato in un’azione di
mitigazione e attenzione verso gli effetti dovuti a scelte urbanistiche e industriali del
passato e intende salvaguardare da ogni ulteriore fattore che possa mettere a
repentaglio la saluti della propria comunità
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati